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Una mattina speciale per alcune classi dell’ ”Ariosto-Spallanzani”: trovarsi a discutere, in un luogo solenne, come la nostra Sala del Tricolore, sabato 14 dicembre, di Machiavelli, a 500 anni dalla pubblicazione del Principe.

Conclusa da un intervento magistrale di Michele Ciliberto, uno dei massimi esperti della cultura rinascimentale italiana, la giornata di studi, promossa dal nostro Liceo e dalla Associazione Primo Tricolore, ha consentito di illuminare adeguatamente una delle figure più significative del pensiero politico occidentale alle origini della filosofia moderna, attraverso l’esame di un opera così letta, amata e controversa.

Dopo un saluto della Dirigente Maria Rosa Ferraroni, che ha voluto soprattutto ringraziare l’On. Otello Montanari, Presidente della Associazione Primo Tricolore, per aver creduto in modo determinato alla iniziativa, tre interventi, di Carlo Baya (vice-Presidente della associazione Amici del Liceo Ariosto Spallanzani), Lorenzo Capitani, Ivan Levrini (docenti del Liceo Ariosto Spallanzani), hanno consentito di mettere a fuoco alcuni aspetti fondamentali del pensiero di Machiavelli e delle sue possibili letture, che in questa sede possiamo solo sinteticamente richiamare ( il contesto storico relativo alla crisi di fine Quattrocento in Italia, la necessità di superare il “machiavellismo” per ritrovare i tratti autentici e innovativi di un Machiavelli troppo spesso identificato con i teorici della ragion di stato o addirittura avvicinato alle figure del dispotismo moderno e contemporaneo, l’attenzione alla storia come cuore pulsante delle sue teorie politiche, la lettura originale di Gramsci con la sua speranza di un “moderno Principe”, inteso come rigenerazione democratica di un Paese umiliato dalle sue tare storiche e dal buio del regime, i tanti aspetti contraddittori di un pensiero fondato su una antropologia dolorosa e sofferta, ma anche aperto alle possibilità del cambiamento che la storia e la politica possono sempre offrire, se declinate in modo accorto e profondo).

Ma il momento forse più significativo della mattinata è stato rappresentato da alcuni interventi molto interessanti e frutto di un lavoro non superficiale di alcuni studenti che così hanno potuto intessere un proficuo dialogo con il Prof. Michele Ciliberto.

La citazione è d’obbligo e vale come un vero riconoscimento, anche in attesa di una specifica pubblicazione: Gianmaria Bianchi (III C Ariosto), Stefano Del Rio (IV B Spallanzani), Andrea Menozzi (ex III C Ariosto), Andrea Vezzosi (IV C Spallanzani).

Molta soddisfazione in conclusione e la speranza di ripetere esperienze formative di questo genere, come nell’auspicio dell’intervento di apertura del Pro Rettore dell’Università di Modena e Reggio, Prof. Riccardo Ferretti, che ha manifestato una convinta disponibilità per rapporti sempre più diretti tra il mondo liceale e quello universitario, nei diversi ambiti disciplinari.

Nota a a cura di VALERIA ZINI- LORENZO CAPITANI- IVAN LEVRINI