Scarica collezione ornitologica del liceo ariosto-spallanzani
INTRODUZIONE
Il Liceo Classico Ariosto-Spallanzani nel corso di tutta la sua storia, pur mantenendo una marcata impronta umanistica, non ha trascurato le discipline scientifiche e, fino al 1969, era l’unica scuola secondaria superiore che dava accesso a qualsiasi facoltà universitaria. Tanti sono stati gli studenti diplomati all’Ariosto-Spallanzani che sono diventati medici, farmacisti, ingegneri, architetti, chimici, fisici, matematici, biologi, astronomi, economisti, geologi, agronomi, accademici in discipline scientifiche.
Scandagliando i fondi archivistici dell’Ottocento e della prima metà del Novecento di questa istituzione scolastica, si trovano preziose testimonianze sulle attività didattiche, sul personale, sulle attività collaterali all’insegnamento scientifico, sulle attrezzature, sui materiali e sugli strumenti che hanno accompagnato i percorsi didattici e che ora sono conservati e in mostra in alcune aule e negli armadi presenti nei corridoi.
Di alcuni di questi strumenti d’inizio ‘900 si fa tutt’oggi un uso didattico (ad esempio il tubo di Crookes e il rocchetto ad induzione di Ruhmkorff). È sorprendente constatare che la dotazione strumentale del liceo è disponibile a distanza di pochi anni dalle scoperte effettuate dagli scienziati con tali strumenti (Joseph John Thomson con il tubo di Crookes scopre gli elettroni nel 1897).
Sono inoltre presenti numerosi strumenti di valore storico-scientifico come bilance a due piatti, microscopi ottici a luce naturale, piccoli planetari e, fino a pochi anni fa, un bellissimo spettroscopio di Kirchhoff a cannocchiale.
Fino agli anni 80 del secolo scorso era presente l’aula speciale di astronomia con il planetario, poi andata in disuso per obsolescenza e didatticamente sostituita con visite guidate al Planetario di Modena e all’Osservatorio Astronomico di Iano.
Nella biblioteca scolastica sono tanti i libri scientifici che confermano quanto la cultura scientifica abbia costantemente permeato la storia del Liceo Classico Ariosto-Spallanzani. La qualità dei libri è notevole, la dotazione che si è accumulata dimostra che l’Istituto è sempre stato al passo con le rivoluzioni e le innovazioni scientifiche.
Molto importante è stata l’influenza del positivismo francese; lo testimoniano i numerosi volumi scientifici presenti in lingua francese o tradotti dal francese (ciò è stato probabilmente favorito anche dall’introduzione nel 1892 nei quadri orari, dalla terza ginnasio alla quinta ginnasio, dello studio del francese).
Per quanto riguarda le rivoluzioni scientifiche sono presenti numerosi volumi che segnano il passaggio, ad esempio, all’evoluzionismo di C. Darwin e A. R. Wallace; dalla fisica classica di fine ‘800 basata sulla meccanica e sull’elettromagnetismo a quella d’inizio ‘900 basata sulla meccanica quantistica e sulla relatività; dal modello atomico di Dalton a quello quantistico di Bohr. Sono inoltre presenti alcuni volumi di matematica scritti da grandi matematici come Augustin-Louis Cauchy, Joseph Alfred Serret, Peter Gustav Lejeune Dirichlet, Jules Henri Poincaré, Niels Henrik Abel e Federico Enriques.
Già a partire dalla sua istituzione (1861) il Liceo Classico Ariosto-Spallanzani era dotato del Gabinetto di Storia naturale. Lo testimonia la presenza:
- della collezione di minerali e rocce tutt’ora utilizzata nella didattica di Scienze della Terra;
- di 46 quadri iconografici di ittiologia e di 51 quadri iconografici di funghi realizzati da Giovanni Soli, ordinario di Scienze naturali;
- di 60 quadri iconografici di botanica (datati 1863), di 60 quadri iconografici di zoologia (datati 1863) e di 60 quadri iconografici di mineralogia e geologia (datati 1868) realizzati da Luigi Bellardi, ordinario di Storia naturale;
- di un erbario comprendente 60 specie (datato 1907);
- di una collezione di 90 uccelli impagliati (passeracei, rapaci notturni e diurni, palmipedi acquatici marini e lacustri, trampolieri grandi e piccoli, terricoli e altri) recentemente recuperata dallo scantinato (dove era malamente conservata), restaurata e resa didatticamente utilizzabile.
Il Dirigente Scolastico
Maria Rosa Ferraroni